Milano – Zona Sarpi/Monumentale
In quel di Milano, in fondo a Via Paolo Sarpi a due passi da Cantine Isola (dove consiglio di curiosare), si trova La Sala Bistrot. Qui 3 giovani entusiasti e appassionati vi accompagneranno in una coccola metropolitana.
Noemi – owner de La Sala del Vino (https://www.lasaladelvino.it/), si occupa della selezione di vini. Piccoli produttori e gemme di diverse zone vitivinicole europee. Consiglio di recarsi in loco assetati di curiosità e ingenuità,
Carlo in sala e Tommaso in cucina sono entrambi ex del ristorante Spazio di Niko Romito. La cura e l’attenzione riposta in entrambe le fasi di preparazione si palesa in totus nel servizio del locale.
Locale minimale ma non per niente banale. Curato in ogni dettaglio, come un piccolo prezioso. Splendida cucina a vista rialzata che fa sentire sempre un po’ a casa.
Partiamo..

Sembra l’insalata dell’orto di un tempo, con gli stessi sapori forti diretti. L’acidità del kefir contrasta in maniera egregia con l’amarezza dell’erbette di campo. La prugna goccia d’oro carica con la sua dolcezza delicata il dualismo soprastante. La cipolla rossa sott’aceto allunga le note del gioco.
Da mangiarne a ciotole.

Perfetto ad accompagnare. 100% Chardonnnay, della Valleè de la Marne.
Fresco, per nulla invadente, gioioso e accondiscendente verso la forchetta. Acidità e morbidezza bellissima che giocano in lunghezza.

Una ricetta antichissima che si dice arrivi dai naviganti, i quali per conservare più a lungo le alici le preparassero in questo modo. Terrina di alici fritte con cipolle in aceto, pinoli e uvetta.
L’aceto abbassando il ph del pesce lo rendeva commestibile per molto più tempo – anzi – la terrina il giorno dopo è ancora più buona.
Acidità, grasso, sale, dolcezza. Piatto semplice, eseguito in maniera impeccabile.

Un formato di pasta il capellino che è ancora più sottile del famoso tajarin piemontese. In questo casa servito tiepido con gambero rosso di Mazara e una brunoise di zucchine croccanti. Piatto buono molto estivo. Ci ritrovo la pasta, – intendo il formato – della nonna con ingredienti e tecnica che non erano affatto quotidiani. Un piatto molto gentile sui toni delicati.

Diaframma e cipolle in agrodolce bom. Due ingredienti. Amo il minimalismo e amo questo diaframma. Per me è da provare assolutamente.
Vivamente consigliato

Minimalismo degli ingredienti anche in questo caso ridotto all’osso, ma poco importa quando l’esecuzione è perfetta. Croccantezza e leggerezza per un taglio difficile da affrontare.
La salsa gribiche accompagna divinamente la carne, solitamente composta da capperi, senape, uova e sottaceti e herbes de Provence, simile alla maionese ma ottenuta da uova cotte emulsionata con olio. Molto carina.
I sapori sono semplici, elevati ad una perfezione d’esecuzione incredibile. Il servizio ti fa sentire come se fossi loro cliente da 20 anni.
Entusiasmo, cura e ricercatezza. Bravissimi!
Buona Giornata
Mangio.Doppio
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