MILANO – Porta Romana
Non una trattoria qualunque. Oggi parliamo di Trattoria Trippa, a Milano zona Porta Romana. Il concetto di trattoria richiede semplicità mai a discapito del gusto,
Premessa: avete più probabilità di vincere l’enalotto piuttosto che trovare posto per mangiare qui da un giorno all’altro.
Riservazione a parte, il locale è tipico milanese, neanche cosi piccolo, arredato in maniera semplice, volutamente rusticheggiante nonostante la cucina a vista.
Si respira sapore di casa in chiave gourmet qua dentro.
La cucina è tipicamente povera con piatti della tradizione, lasciati nella loro tradizione, ma fatti in maniera tale da essere degli ever green mai banali.

Questo vitello tonnato è immensamente profondo quanto un abbraccio di un famigliare. L’aggiunta segreta, ma neanche troppo, di qualche goccia di fondo d’arrosto mentre si impiatta, rende ulteriormente l’idea dell’extra sensazione di umami che accompagnerà la masticazione. Bravi.

Vai da Trippa e che fai? Non la vuoi provare? Sua maestà la trippa fritta,
Una pietanza non per deboli di cuore. Questo piatto rappresenta l’ingegnosità del buongustaio. Di fronte al dilemma nel dover rendere appetibile un taglio umile e di consistenza a dir poco strana, la mediterraneità dell’olio di semi l’ha vinta su tutte.
Come rendere appetibile un qualcosa di grasso se non aggiungendo altro grasso?

Già.. non è stata un’esperienza leggera, ma vi assicuro che il quantitativo di lipidi ingeriti erano direttamente proporzionati alla bontà di questi stessi.
Cucchiaio e si scava per ritrovare uno dei gusti più tipici meneghini. Grassezza, burrosità a livelli inauditi, salinità accompagnatrice e umami. Punto.
Un piatto ancestrale e godereccio, mi sentivo in Asterix e Obelix. Consiglio di provarlo almeno una volta prima dell’arrivo del colesterolo alto.
Rispondi